Equilibrio
[1981]
Il mio primo romanzo pubblicato. Ne avevo scritto altri due o tre, oltre numerosi racconti, tutti inediti, meglio, messi nel cassetto, salvo qualche sporadica pubblicazione su qualche rivista letteraria per giovani scrittori.
Romanzo verità, scritto dopo numerose vicissitudini personali, intime e familiari, e romanzo fiume, anche dal punto di vista della costruzione di scrittura, insomma dello stile. Mi costò parecchio sul piano psicologico perché svuotò dalle mie spalle la bisaccia del bene e del male della mia vita peraltro ancora breve, allora, visto che lo scrissi fra i venticinque e i ventotto anni. Oggi non avrei né la forza intima né il coraggio, e forse anche la necessità interiore di svuotare sulla pagina tutto il mio bagaglio umano e sentimentale, senza pudori né riservatezza, ma se è vero che ogni passaggio umano e letterario è legittimato dal solo averlo fatto più o meno coscientemente, significa che in quella fase della mia vita di uomo e di scrittore, appunto, così doveva essere.
Qualche anno dopo, esattamente nel 1979, il romanzo vinse all’unanimità il premio Rapallo-Prove, allora certamente il più qualificato premio letterario italiano per nuovi scrittori, e per questo fu pubblicato nelle edizioni del premio, sebbene poi non trovò editori ulteriori pronti a ratificare il successo, come di solito avveniva ai vincitori di quel premio, visto anche l’altissimo prestigio della giuria. Ma i motivi risiedono in una assurda polemica con Nino Palumbo, fondatore e anima del premio, il quale, mio amico, mentore giovanile, forse artefice, ma sì, della mia vittoria, soltanto al momento di andare in stampa mi comunicò che dovevo tagliare pagine a suo dire scabrose, addirittura pornografiche, e che dovevo concordare con lui quanto tagliare e quanto ricucire. Cosa che non accettai, e pagai con il boicottaggio del romanzo, che una volta pubblicato non fu distribuito e sostenuto…
Resta comunque una tappa fondamentale della mia strada.